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La gabbia


Mi accorgo spesso di quanto sia quasi impossibile, anche per le menti più razionali, non ritrovarsi ad essere emotivamente schiavi di qualcosa. Di un'idea, di una persona, di un sentimento. Ne restiamo intrappolati come nella tela di un ragno, proviamo a divincolarci, riusciamo persino a spostarci ma fatichiamo a liberarci completamente da ciò che in un modo o nell'altro tiene le nostre emozioni in una specie di prigionia allontanando la nostra attenzione dalle cose davvero importanti, allontanandoci da noi stessi, dal nostro star bene.
Eppure in me c'è sempre qualcosa che si agita quando questo processo di schiavitù inizia ad insinuarsi nella mia vita, un'inspiegabile inquietudine che mi gravita intorno senza toccarmi, senza un apparente motivo a cui aggrapparsi.
In questi momenti improvvisamente ricordo che non ho bisogno d'altro se non di quel benessere che riesce a darmi solo ciò - e chi- sa donare luce e colore alla mia vita, e che il grigio e le ombre fuori e dentro me sono quello a cui ho detto basta; è la mia cura.
Così, senza volerlo neanche troppo, mi ritrovo a volare lontana da ciò che mi calzava come un abito cucito male e rifletto su quanto siamo ciechi, a volte, nel non vedere che la scelta di essere felici, liberi, vivi dipende sempre e soltanto da noi. Basta trovare il coraggio di aprire la gabbia.

-LiberaMente©-