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Professione Commessa: come esaurirsi in 10 anni.

Sapete perchè non farò questo lavoro per più di dieci anni?
La risposta è semplice: perchè se avessi voluto passare il resto della vita a 'combattere' contro le psicosi, le manie e le frustrazioni della gente avrei studiato psicologia e messo su un elegante studio, con tanto di chaise longue in pelle, scrivania in legno massello e laurea in ridondante cornice alle spalle della sedia girevole (anche quest'ultima rigorosamente in pelle). 

 Sono stata una cliente anch'io in passato. E mi spiego solo oggi perchè a volte avevo la percezione che questa o quell'altra commessa mi odiassero. E' una questione di approccio. 
Avvicinare una commessa è un'operazione delicata. 
Un pò come mettere un nuovo pesciolino nell'acquario.

Non puoi andarle incontro sprezzante convinta che lei sia nella tua testa e sappia esattamente il nome di quel prodotto di cui non ricordi nulla se non che "il flacone era più o meno rosso col tappo blu". 
Non funziona proprio così. Una brava commessa deve conoscere ciò  che vende, è vero, ma non è un database
Non puoi inserirle tre dati nel cervello e attendere che elabori la soluzione al tuo dilemma.
Una cosa del genere puoi pretenderla dalla Scientifica, non in un supermercato.
Non puoi neanche andarle incontro nervosa perchè 'tutti quei prodotti sullo scaffale disorientano e uno non trova più le cose che servono'. 
Non è la commessa che decide quanti, quali articoli e dove sistemarli. Anzi più prodotti ci sono, più c'è da lavorare, sistemare, spolverare, pulire... E siccome anche la commessa (strano ma vero)  ha una vita e presumibilmente anche una casa, deve già sistemare, spolverare e pulire di suo, figurariamoci se è felice che su uno scaffale ci siano 40 referenze diverse da - e il circolo continua - sistemare, spolverare, pulire...
Ancora, non puoi andarle incontro con la faccia scettica chiedendole se 'questo prodotto funziona proprio com'è scritto sulla confezione';  lei lo vende!
Cosa dovrebbe risponderti? No, per carità, non comprarlo che è 'na sola?

Se fai una di queste cose, di certo non stai approcciando nel modo giusto. 

  Altro errore comune è credere che la commessa sia pagata per essere gentile sempre. Neanche questo funziona proprio così. La commessa è ANCHE pagata per essere gentile. Questo non vuol dire deve tacere mentre te la prendi con lei offendendola perchè il manico dello spazzolone ti si è rotto dopo solo due lavate di pavimento. 
Non vuol dire neanche che puoi umiliarla, trattarla come la tua serva, o ritenerla un essere inferiore perchè non fa un lavoro d'ufficio e aspettarti che lei continui ad essere gentile. 
Non ci pagano per  sorridere come imbecilli mentre ci prendiamo gli insulti, che sia chiaro. 

Dunque, neanche questo è un buon approccio. 

Ma qual'è il giusto modo per avvicinare una commessa?  
Come sempre la risposta risiede nella semplicità più disarmante. 
Strano ma vero anche questo, BASTA UN SORRISO
Un sorriso prima di dire qualunque cosa. 
Tutti dovremmo sorridere sempre prima di parlare. Perchè la risposta sarebbe inevitabilmente un'altro sorriso. 
E nessuna conversazione, che sia una richiesta di aiuto o una lamentela, un complimento o una critica, potrebbe mai essere sgarbata se prima due persone si sorridono.

Insomma, la commessa è un pò come un cucciolo; è gentile ed affettuosa con te se prima tu lo sei con lei. 

Ma se ti avvicini con in mano una ciotola di polpette avvelenate e un bastone non aspettarti che si metta a scodinzolare perchè, al contrario, inizierà a ringhiare come un mastino. 
E attenzione. 
Potrebbe persino mordere.