Tutti abbiamo scheletri sepolti sotto la polvere della nostra coscienza.
A volte sono talmente antichi da essere quasi dimenticati, a volte vivi come un ricordo che brucia ancora,
sbagli commessi per sbaglio o puro consapevole peccato.
Come minuscoli pezzi di un cristallo infranto a terra, o grossi come schegge di mina impazzite finite qua e la nella memoria,
a volte innocenti a volte no,
gli scheletri restano e ogni tanto riaffiorano.
Possiamo scegliere di soffiare maldestramente sulla polvere per nasconderli
o convivere con loro,
come si fa con un bagaglio carico durante un lungo viaggio,
pesante solo quando non si ha la capacità di capire cosa è importante tenere e cosa bisogna abbandonare.
Per me tengo le esperienze cariche di emozioni anche se è stato tutto sbagliato,
tengo le ferite degli errori che ho subito e quelle del dolore che ho inferto.
Per me tengo il ricordo di ciò che avrei potuto evitare senza seppellire le ossa rotte della mia coscienza perché non c'è bugia più grande del rinnegarsi,
e non smetterò mai di guardare sotto la polvere di ciò che sono stata per ricordare che puoi essere migliore,
ma senza giudicare.
Per me tengo tutte le volte che sono stata me,
anche se nel peccare,
perchè ero vera e perchè nel suo essere un errore,
quello "sbagliare" era ciò che volevo fare.
-LiberaMente©-
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