tra il rumore del silenzio di operai al lavoro, svagati mentre attendono un mezzogiorno di quasi ottobre che ricorda la primavera che non hanno avuto.Tra gli squilli impazziti di un telefono a cui nessuno risponde e il frettoloso ticchettare di una scarpa col tacco che non arriva in tempo.
La valle sembra quasi addormentata nel tepore, persa in un cielo né blu né grigio, come le pareti di un vecchio ufficio mentre fuori il sole scalda, tra il suono di una chiave inglese che cade e il rombo di un motore che si accende e parte, tra una sirena che sibila e canta e la voce allegra di una donna che sembra dire
"Ciao!" .
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