Una volta avevo un collega che non amava la topa. Sì, avete capito.
Era un tipo un pò "aahhaahhhh" oppure "oooohhhh" ma non era mai troppo sfacciato.
Anzi tentava goffamente di nasconderlo. In effetti non è che ci avesse mai detto che non amava la topa ma aveva la sfortuna di lavorare con 4 donne e le donne si sa, certe cose, le fiutano a distanza.
Poi siccome eravamo anche 4 str***e, volevamo assolutamente che confermasse di sua bocca le nostre certezze. Il motivo? Nessuno, non c'era! Volevamo che ce lo dicesse e basta. In realtà non ci importava affatto dei suoi gusti sessuali e non avevamo alcun pregiudizio.Piuttosto l'idea di lavorare con un gay ci faceva sentire fashion e metropolitane.
Lavorava bene ed era piacevole, e potevi parlare di cosmesi e moda e condividere i pettegolezzi della giornata. Inoltre aveva un gusto eccellente nel vestire. Non sono molti gli uomini che hanno la stessa attitudine e molti di queli che sembrano averla, sono vestiti da mogli e compagne. Nei casi più estremi, dalle madri.
Poi un giorno venne in negozio un ragazzo molto bello. Eh sì, a ripensarci era proprio un gran figo e sapete com'è, in un posto frequentato per lo più da donne, una presenza del genere non passa inosservata. Certamente lo notammo tutte, ma nessuna commentò.
Dopo pochi secondi il collega ci venne incontro correndo col viso paonazzo, e con aria ammiccante fece un verso di apprezzamento, tipo un "eehh eeehhhhh!?!?!" e poi: -Siete svenute,uh???".
E noi schiette : -"no!" e scoppiammo tutte a ridere che non ci fu bisogno di dire altro. In compenso da quel giorno avemmo un argomento in più di conversazione e diventò il nostro collega preferito.
Inutile nascondere ciò che siamo per farci apprezzare dagli altri, in ogni senso (e questo discorso vale anche per certi colleghi etero...).
Ciò che siamo prima o poi viene fuori, ed a volte è persino meglio di quello che fingiamo di essere.