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La "Ritardataria – ti prego fammi entrare"



E' un classico. Mentre tiri giù la serranda la vedi arrivare ansimante. Ti fermi per istinto, perchè sai che se non lo farai lei si sfracellerà contro il ferro freddo della saracinesca. Sarebbe disposta a venderti un rene pur di avere le sue striscie di ceretta per i baffetti.

Il primo sentimento che provi è odio. Ti viene da chiederle cosa mai avrà dovuto fare di così importante da ricordarsi della ceretta un minuto prima delle otto. Ti viene da chiederle anche perchè, per una sera, non può uscire con i baffetti.
Bè, per lo meno questa è la versione censurata della domanda. La versione reale è molto più colorita e comprende aggettivi sgradevoli e una sfilza di sostantivi fallici usati come intercalare.

Poi la guardi di nuovo. E' lì, con questi occhioni da cucciolotta che ti chiedono aiuto, che quasi ti viene voglia di raccoglierla, tenerla tra le braccia e darle una grattatina dietro le orecchie.
Il suo sguardo ti implora. Le sue labbra mimano uno straziante "ti pregoooo".
È uno dei pochissimi momenti in cui puoi provare una sorta di delirio di onnipotenza.
Tu, in piedi, ferma ma con il dito sull'interruttore. Lei quasi in ginocchio, spiaccicata contro la porta nel tentativo di incrociare i tuoi occhi per impietosirti con l'espressione disperata del volto.
Un pò come quando gli imperatori decidevano la sorte di un gladiatore alzando o abbassando il pollice, tu sei lì a pensare :
"che ne sarà di voi, baffetti pelosetti, piccole setolucce fastidiose che quanto più si tenta di coprirvi tanto più spiccate come una nube grigia in un giorno di sole?"
Questo è il momento catartico. Qualunque sia il motivo per cui si è ricordata della ceretta solo alle otto meno un minuto, la commessa sa che la cliente non può uscire di casa con quei "cosi".
La Ritardataria-ti prego fammi entrare è salva.
I suoi modi imploranti e gentili, l'umiltà nel chiedere aiuto "da donna a donna" e quegli occhioni da cucciolotta bastonata colpiscono la commessa dritto al cuore.
Pollice in alto, e la serranda sale.
Perchè la commessa non è mai stronza, se tu non sei stronza con lei.
La cliente entra e mentre tu le gridi di metterci meno di un nano-secondo, lei è già in cassa che paga.
Ti sorride, ti ringrazia 10 volte. Tu sei contenta perchè a modo tuo, oggi, hai fatto la tua 'opera di bene'.
E torni a casa sorridendo perchè pensi che a volte la gratificazione nasce davvero da molto poco, e perchè non ci si capacita mai del tutto che qualcuno possa arrivare ad implorare pur di avere una stupida striscia di cera...