Non
avvicinarti, stà zitto e basta. Niente
potrà cambiare.
Ti
sei divertito, vero? E
io lì a sbraitare tra le lenzuola, sudata,
come
nel peggiore degli incubi gridavo e la mia bocca era muta.
Fà
l’uomo per una volta. Riprenditi
la tua dannata libertà e
rendimi la vita che hai succhiato come un lattante dai miei seni.
Avanti,
uomo di mondo, torna
alle tue notti lussuriose mentre
avide puttane leccano il tuo petto, lasciati
putrefare dai rimorsi nel tuo squallido letto d’hotel.
Continua
pure la tua maledetta esistenza ma
non provare a dirmi che ti dispiace. Riprenditi
i fottuti ricordi, la passione, le parole, i
silenzi.
E
tutto il male che mi hai attaccato come un cancro.
Foto: M. di Finizio |